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ARTS, LIGHT THROUGH MY EYES

"Se ho visto più lontano è perché mi sono appoggiato sulle spalle dei giganti"

(I. Newton)

ARTS, LIGHT THROUGH MY EYES è un progetto dove la fotografia incontra le arti trasformando e reinterpretando le grandi opere del passato e del presente.

Tributo a Richard Avedon

Liberamente ispirato allo scatto di Richard Avedon a Nastassja Kinski

https://www.pinterest.co.uk/pin/561894490984533117/

Laura, omaggio ad Avedon (2020)

Laura Lavorgna ispirato ad Avedon

01/2020 - LUCA.TCI, Canon 6D Mark II

v = 1/160 sec., f = 6.3, ISO = 100, L = 100mm

MODELLA: Laura Lavorgna (@arualtso)

MAKE-UP: Daniela (@danieladaisy1986illustrazioni)

Lo scatto riprende e reinterpreta la foto che Richard Avedon scattò a Nastassja Kinski (ma non è quella ancora più famosa di Nastassja con il serpente) attrice bellissima e scandalosa sinonimo di una sensualità tanto innocente quanto torrida, diretta, potente.

Richard Avedon è stato uno dei più grandi fotografi contemporanei, capace di cambiare i canoni della fotografia di moda, di lasciare il segno nell'ambito della ritrattistica nonché di sviluppare reportage di enorme valore artistico e documentario.

Avedon era un uomo con una forte personalità, con una energia e una creatività inesauribile, capace di imporsi in tutti i contesti: nei suoi ritratti appare chiara la forza del suo sguardo, la tensione emotiva capace di sviluppare nel soggetto un processo introspettivo messo poi a nudo dalla foto stessa. Tuttavia, il ritratto secondo Avedon non descrive il soggetto in maniera asettica, oggettiva, ma lo modifica secondo la visione e la sensibilità dell'artista.  Disse Avedon che tutti i ritratti e i suoi in particolare, sono opinioni. E aggiunse: "my portraits are more about me than they are about the people I photograph".

Avedon riconosce esplicitamente che il ritratto fu per lui un modo di esprimere se stesso.

Ciò potrebbe far pensare che Avedon abbia utilizzato i suoi soggetti solamente come mezzo, ma un giudizio del genere non renderebbe merito al suo genio. Avedon aveva la capacità di leggere l'animo altrui, aveva la pazienza (talvolta esasperante per il soggetto fotografato), quasi l'arroganza, di aspettare il momento in cui quello stato d'animo, quel lato della personalità del modello emergesse in un lieve movimento o in una lieve espressione per immortalarli e fissarli nel tempo. Sono convinto, insomma, che nelle foto di Avedon non ci sia solo Avedon, ma che attraverso Avedon si possano cogliere storie sempre diverse di persone ed eventi: le sue foto sono veri e propri ritratti psicologici viste con le lenti di una grande personalità. Basti pensare, ad esempio, alla sensualità delle foto di Nastassja Kinski, alla perfezione di Marilyn Monroe in cui traspare tutta la sua incertezza e timore, alle borse sotto gli occhi di Dorothy Parker che sottolinea la propria sofferenza, al ghigno di Charlie Chaplin orgoglioso segno della propria libertà di artista e di uomo. 

In questo, il mio personale giudizio è cambiato nel tempo. Inizialmente immaginavo che nello scatto il fotografo potesse fornire una visione oggettiva dell'immagine posta di fronte al proprio obiettivo. Oggi mi rendo conto che il ritratto non può mai essere un'asettica rappresentazione del soggetto, in quanto frutto dell'interazione umana tra lui e il fotografo. Il ritratto è la trasfigurazione idealizzata di quello che l'occhio del fotografo vede, il suo cuore capisce e la sua mente vuole rappresentare.

 

Anche oggi nella mia fotografia cerco di alienarmi, di non influenzare il soggetto, invitandolo con pazienza a parlare di sé senza remore, ponendomi in ascolto con l'attenzione necessaria e dovuta. Eppure, la mia presenza è lì in ogni scatto proprio perché sono io che fotografo e non posso che raccontare ciò che vedo e capisco con il mio cuore. Ciononostante, ogni mia foto è diversa dalle altre perché diversi sono gli animi umani e le sensibilità, e diverse sono le relazioni emotive che si costruiscono all'interno di un servizio fotografico. 

 

In questo lavoro, prendendo spunto dallo scatto di Avedon ho chiesto a Laura di parlarmi di sé, esprimendo sé stessa secondo la propria sensibilità.

 

La foto scattata di Nastassja Kinski a cui mi sono ispirato, nel più tipico stile di Avedon, è estremamente luminosa, quasi sovraesposta. Tutto è descritto in modo chiaro, netto: le ombre non coprono i dettagli principali. Non sono le ombre che danno volume, ma la luce stessa che dona tridimensionalità grazie alla sua diversa intensità. La luminosità della foto sembra quasi ricordare più un paesaggio che un ritratto. Tutto è illuminato, tutto è più o meno a fuoco.

Come negli altri lavori del mio progetto, però, lo scopo non era quello di riprodurre la foto di Avedon, ma di usarla come punto di partenza (ci siamo poggiati sulle spalle dei giganti, insomma) per un viaggio in Laura e nella sua cangiante e mai banale personalità. Ecco quindi che la foto si trasforma, le ombre si accentuano e quella luminosità scintillante scema in un'atmosfera più intima.

Ovviamente, questa serie fotografica non rappresenta Laura nella sua interezza, ma solo una piccola parte di sé. Ancora citando Avedon, "una foto è una frase magari un paragrafo ma non può essere un capitolo". Bene, questa serie di foto è un paragrafo di grande intensità che Laura ha deciso di raccontare partendo dalla fotografia di Avedon a lei adattata secondo i taciti dettami della propria personalità. In Laura si nota una sensualità diversa da quella della Kinski, meno prorompente e diretta ma certamente non meno intensa, più delicata, quasi classicheggiante, riconducibile all'idealizzata immagine di ritratti rinascimentali di Leonardo o Raffaello. Nelle pose e negli sguardi di Laura si nota una profonda e raffinata ricerca interiore, una dolcezza a tratti nascosta da una spiccata personalità che si erge a protezione di sé stessa ma che emerge comunque dalla sua bellezza nobile ed essenziale. Laura percorre una strada che conduce direttamente alla completa consapevolezza della propria non ordinaria femminilità.

RINGRAZIAMENTI: Un sentito grazie a Laura per la disponibilità, l'eleganza e la disponibilità. Un sentito grazie a Daniela per l'importante contributo che ha saputo dare al nostro shooting.

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